PHILL REYNOLDS CON APERTURA DI CANDIRÙ
La musica di Phill ha attitudine nomade in senso fisico e concreto, naturale per chi è cresciuto musicalmente sulla strada. Suona la chitarra elettrica, l’armonica, il cembalo, il banjo, la cassa, e poi ancora le custodie degli strumenti, i pedalini trovati in una cantina, un paio di corde tese su un ceppo della legnaia, e quasi sempre tutto assieme. Abbraccia l’idea del folk oltreoceanico con tutte le sue implicazioni umane e ramificazioni sonore, ne ripercorre il mito senza adagiarsi sull’archetipo, e poi se lo lascia comodamente alle spalle. Una voce d’altri tempi e altri luoghi, un concerto-viaggio dal delta del Mississippi all’Italia di provincia che raccontate, lasciando da parte la retorica, finiscono per assomigliarsi moltissimo.
In apertura Candirù
Candirù presenta per la prima volta dal vivo i brani del suo nuovo lavoro “Strof”, in uscita in autunno. Un E.P. di testi densi che raccontano le presenze e le paure nascoste nel buio Trentino, ammiccando al folklore e prendendo in prestito le entità che lo abitano, per raccontare la contemporaneità. Un lavoro di identità e rielaborazione, di scoperta delle tradizioni e narrazione cesellata.
Parco di Martignano (in caso di pioggia Teatro di Villazzano)
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