Toska 

la casa dove nessuno vive

 

Con Ilaria Weiss e Fabio Manniti

Scritto da Samuel Krapp

Regia di Jon Kellam 

Costumi Donkey Flies Teatro

Scenografia Rasid Nikolic

Grafica Nicoletta Guerrieri

Compagnia Donkey Flies Teatro

Toska è la sensazione perpetua di un rumore bianco dell’animo, una misteriosa angoscia di chi prova un forte desiderio senza avere nulla da desiderare. Lei e Lui, gemelli, menomati e avidi accumulano ricchezze fino a diventare usurai che prestano soldi a Dio e al Diavolo in una città di cui nulla si sa se non che è piena di neve nella quale un giorno un misterioso uomo chiamato “il Carpentiere” ha iniziato a costruire un altissimo muro che la divide a metà. Da quel momento i due personaggi trascorrono le giornate alla finestra di casa elaborando congetture su chi sia il Carpentiere e che scopo abbia quel muro, per quale motivo ogni quattro anni delle persone vengono prelevate dalle proprie abitazioni e deportate dall’altra parte senza poter mai tornare ma soprattutto quale sia la parte giusta o sbagliata del muro. Nei loro battibecchi ricordano il passato lontano quasi all’infinito in cui non c’era né neve né muro, quando Lei ancora non raccoglieva petali secchi da lanciare ai funerali e Lui poteva toccare le mani lisce e belle del suo amato Kolpakoff. In questo tempo immobile sotto la neve, gli anni trascorrono, Kolpakoff viene deportato e i due gemelli sono sempre più ricchi, menomati e disillusi da ciò che la vita ha loro portato via, alla perenne ricerca di un ricordo di una quasi felicità da dimenticare. Nel frattempo né Dio né il Diavolo riescono a saldare il loro debito.

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