COMANECI CON APERTURA DI MARION MORODER
Un’altra Italia musicale, meno affezionata a una certa narrazione dei riti della quotidianità e più legata a un tipo di racconto universale. La forza di una scrittura che con poco si prende tutto: ascolti, pensieri, batticuori. Blues, folk, dream pop, magistralmente suonati e mescolati. Momenti di respiro malinconico, batterie ossessive, castelli di voci e chitarre. Da 15 anni una delle formazioni più apprezzate dell’underground italiano.
In apertura Marion Moroder
Una voce dolce calda si lascia accompagnare da poche note di chitarra, qualche battito di grancassa e gli umori nostalgici del piano. Un set contemporaneo che potrebbe venire da qualsiasi tempo, canzoni morbide che parlano l’idioma dell’indie ma non si recludono nei suoi confini. Nelle melodie di Merion, riecheggiano le armonie dei Beatles, e di Norah Jones, i suoni di casa e del bosco. Una cantautrice che, nonostante la giovane età, porta in concerto un bagaglio colmo di suggestioni, che sfiora e rende leggerissime.
Parco di Melta – Gardolo (in caso di pioggia Teatro di Meano)
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