ANIMAE NOCTIS.
ESPLORAZIONI FOTOGRAFICHE DI WOLFTRAUD DE CONCINI
Inaugurazione venerdì 31 gennaio alle ore 18.00
La mostra sarà aperta dal 31 gennaio al 20 febbraio con orario: da lun a ven. 10.00-12.00 e 16.00-19.00
La fotografa, partita dalla fotografia “classica”, con particolare interesse per il ritratto, sta ora sperimentando un nuovo, insolito modo espressivo: quello della fotografia di notte, al buio, senza nessun ausilio tecnico durante la ripresa, senza ritocchi o manipolazioni nelle foto realizzate.
Curiosa per natura e sempre alla ricerca di novità, si tuffa adesso nella tenebra, nella notte. Mentre prima ritraeva volti, architetture e paesaggi con contorni netti e studiati equilibri tra ombre e luci, ora i profili si sfaldano, i colori si sfumano e si mescolano, le case perdono stabilità, i boschi si animano di creature fiabesche, i rami degli alberi si intrecciano come raggi di luce. I corpi si perdono dietro ai muri, si allacciano tra di loro tramutandosi in montagne, vengono trafitte e racchiuse da luci lontane. E gli oggetti più quotidiani e banali, anche in casa, acquistano dignità e nobiltà, diventano arte.
Curiosa per natura e sempre alla ricerca di novità, si tuffa adesso nella tenebra, nella notte. Mentre prima ritraeva volti, architetture e paesaggi con contorni netti e studiati equilibri tra ombre e luci, ora i profili si sfaldano, i colori si sfumano e si mescolano, le case perdono stabilità, i boschi si animano di creature fiabesche, i rami degli alberi si intrecciano come raggi di luce. I corpi si perdono dietro ai muri, si allacciano tra di loro tramutandosi in montagne, vengono trafitte e racchiuse da luci lontane. E gli oggetti più quotidiani e banali, anche in casa, acquistano dignità e nobiltà, diventano arte.
BIOGRAFIA
Wolftraud de Concini, nata nella minoranza tedesca dell’odierna Repubblica Ceca e cresciuta in Germania, vive dal 1964 in Italia. Negli ultimi anni ha realizzato alcune mostre fotografiche, tra cui Pilsener Momente (esposta in varie località di Germania e Repubblica Ceca), L’altro sguardo (Civezzano, Forte), Forte sguardo (Vignola Falesina, Forte Busa Grande), Il teatro dei lettori (Civezzano, Biblioteca Comunale), Vite di montagna, ricerca etnologico-antropologica (Vignola Falesina).
Parallelamente svolge la sua attività di scrittrice. Nel 2013 pubblica “Boemia andata e ritorno” (Publistampa Edizioni), con fotografie proprie e una prefazione di Paolo Rumiz, nel 2018 segue, sempre con riferimento alla Boemia, sua patria, “Le scarpe di Klara. Storia di una ebrea boema” (Publistampa) sulla vita di Klara Beck (1904–1942).
Ha in preparazione altre pubblicazioni (tra l’altro un “ritratto” del fiume Brenta) e altre mostre fotografiche.
Wolftraud de Concini, nata nella minoranza tedesca dell’odierna Repubblica Ceca e cresciuta in Germania, vive dal 1964 in Italia. Negli ultimi anni ha realizzato alcune mostre fotografiche, tra cui Pilsener Momente (esposta in varie località di Germania e Repubblica Ceca), L’altro sguardo (Civezzano, Forte), Forte sguardo (Vignola Falesina, Forte Busa Grande), Il teatro dei lettori (Civezzano, Biblioteca Comunale), Vite di montagna, ricerca etnologico-antropologica (Vignola Falesina).
Parallelamente svolge la sua attività di scrittrice. Nel 2013 pubblica “Boemia andata e ritorno” (Publistampa Edizioni), con fotografie proprie e una prefazione di Paolo Rumiz, nel 2018 segue, sempre con riferimento alla Boemia, sua patria, “Le scarpe di Klara. Storia di una ebrea boema” (Publistampa) sulla vita di Klara Beck (1904–1942).
Ha in preparazione altre pubblicazioni (tra l’altro un “ritratto” del fiume Brenta) e altre mostre fotografiche.