Il nuovo teatro di Villazzano “lavora” da meno di un mese e già taglia il traguardo del primo “sold out”.
Accadrà sabato 21 quando la prima puntata di una piccola ma intensa stagione di musica classica e lirica
testimonierà come è costante la passione dei melomani trentini. Sul palco di Villazzano si potranno
ascoltare le celeberrime arie della “Turandot” di Puccini con l’allestimento curato dall’Associazione
musicale Aurona, un sodalizio che da anni opera per la promozione e la formazione con produzioni e corsi in tutta la regione. La direzione della “Turandot” è affidata alla competenza del maestro Claudio Vadagnini che per la rappresentazione del capolavoro pucciniano ha costruito una solida rete di collaborazioni. Sono, infatti, coinvolti il Coro Lirico di Bolzano e Merano, Estrolirica e il coro multietnico “Le stelle che cantano”.
La regia porta la firma di Mirko Corradini che si è cimentato in una sfida tecnica da affrontare con umiltà ma anche con entusiasmo. La storia della principessa fredda e vendicativa che si scioglie quando incontra l’amore vivrà dei duetti celeberrimi e dei coinvolgenti momenti corali in un crescendo di emozioni.
Protagonisti in scena sono i cantanti Pinuccia Mangano, Nester Martorell Perez, Victoria Burneo Sanchez,
Walter Franceschini, Robert Lomax, Roberto Catania, Alessandro Colombo, Marco Bertolini, Christian
Tomei, Filippo Nardin. Con loro la vitalità del rodato coro altoatesino e la curiosa novità della presenza del
laboratorio di apprendimento di “canti dal mondo” guidato da Victoria Burneo. La Turandot che aspetta il
pubblico a Villazzano è dunque il frutto di un percorso importante di crescita e di scambio di tutti i
partecipanti. Una “costruzione collettiva” nella quale ognuno ha portato i mattoni della propria esperienza,
sensibilità ed emozione. Il gruppo di giovani di Estroteatro, ad esempio, hanno avuto modo di misurarsi con le particolarità della rappresentazione lirica, chiamati da Corradini e Vadagnini ad “entrare” dentro il
complesso rapporto tra musica, canto e scenografia con il compito di esaltare l’impatto emozionale
dell’opera. I bambini de “Le stelle che cantano” hanno imparato a fare la loro parte non certo marginale
nella proposta. Nel percorso formativo che sta alla base di questa “Turandot” adattata al teatro di
Villazzano si sono calati nella melodia popolare cinese di “Mo li hua” metabolizzando tanto la lingua ostica
originale quanto la trascrizione pucciniana. Il “tutto esaurito” per la Turandot è un’ulteriore iniezione di
fiducia per TeatroE/EstroTeatro, l’associazione culturale che si è aggiudicata attraverso il bando comunale la gestione del teatro di Villazzano. La scelta dei fratelli Corradini (Mirko e Cristian) e della loro affiatata squadra di collaboratori ed esperti nei vari comparti artistici è trasformare la struttura in una “casa aperta” a tutte le culture. Non solo un luogo di spettacolo, dunque, ma un punto di riferimento aggregativo a trecentosessanta gradi. Le stagioni multidisciplinari offerte in questo primo anno di attività danno subito l’idea dell’apertura e dell’attenzione ad ogni tipo di pubblico in una programmazione che varia dalla prosa comica a quella filodrammatica, dal teatro ragazzi a quello di ricerca e sperimentazione, dalle residenze artistiche all’ospitalità. Un “sold out” ad inizio attività è carburante per far viaggiare ancora più spedita la macchina della gestione di un teatro che nei giorni scorsi ha suscitato parecchia curiosità e attesa nell’affollata partecipazione – non solo degli abitanti del borgo collinare – ai “tour” che hanno fatto scoprire insieme ai “segreti” logistici della struttura anche e soprattutto la passione di chi lo gestisce.